Cardinal nipote

Pietro Ottoboni (1667-1740), l'ultimo cardinal nipote ex carica, ritratto da Francesco Trevisani

Un cardinal nepote o nipote (in latino cardinalis nepos) era un tempo un cardinale della Chiesa, creato da un papa con cui fosse in rapporto di parentela. A volte si trattava del figlio, nel caso in cui questo ci fosse, spesso il nipote, ossia il figlio del fratello o della sorella, oppure il figlio dello stesso papa presentato al mondo come nipote per ragioni di opportunità. L'usanza di creare cardinali nipoti ebbe origine nel Medioevo, ma raggiunse la massima diffusione a partire dal Rinascimento e poi durante i secoli XVI-XVII[1]. Il vocabolo nepotismo si riferiva originariamente proprio a questa pratica, senza accezioni negative. A partire dal periodo della permanenza del papato ad Avignone (1309-1377) fino alla bolla di Innocenzo XII Romanum decet pontificem (1692), che proibiva il nepotismo, un papa senza cardinal nipote era l'eccezione[2]. Ogni altro papa fece entrare almeno un parente nel Sacro Collegio dei Cardinali, e nella maggior parte dei casi si trattava del nipote[3].

L'istituzione del cardinal nipote andò incontro a cambiamenti ed evoluzioni nel corso di sette secoli, risentendo dei mutamenti del contesto della storia del papato e delle diverse personalità dei singoli pontefici. Dal 1566 al 1692, il cardinal nipote deteneva l'ufficio curiale di Sovrintendente dello Stato Ecclesiastico, e i due termini erano usati indifferentemente. L'ufficio curiale e l'istituzione decaddero in concomitanza con la crescita del potere del Cardinale Segretario di Stato e con la progressiva perdita di centralità politica dello Stato pontificio nel corso del XVII e XVIII secolo.

Si può stabilire con certezza che quindici papi furono cardinali nipoti (Giovanni XIX, Benedetto IX, Gregorio IX, Alessandro IV, Adriano V, Gregorio XI, Bonifacio IX, Eugenio IV, Paolo II, Alessandro VI, Pio III, Giulio II, Leone X, Clemente VII e Benedetto XIII). Probabilmente altri due papi lo furono: Innocenzo III e Benedetto XII[4]. Inoltre furono cardinali nipoti anche: un antipapa (Giovanni XXIII) e due o tre santi (Carlo Borromeo, Guarino Foscari[5] e forse Anselmo di Lucca, nel caso sia stato effettivamente cardinale).

Sullo stesso argomento vedi Lista dei cardinali nipoti

  1. ^ Matthew Bunson, 1995. "Cardinal Nephew". The Pope Encyclopedia. Crown Trade Paperbacks. ISBN 0-517-88256-6.
  2. ^ Fino a papa Innocenzo XII, le uniche eccezioni alla regola furono i papi che non crearono cardinali (Pio III, Marcello II, Urbano VII, Leone XI) e papa Adriano VI (che creò un solo cardinale).
  3. ^ John Vidmar, The Catholic Church Through The Ages: A History, Paulist Press, 2005, ISBN 0-8091-4234-1, p. 170. Vidmar segnala l'eccezione costituita da Niccolò V, che creò cardinale il fratellastro Filippo Calandrini il 20 dicembre 1448 (cfr. Salvator, 1998, XV Century (1404–1503)).
  4. ^ Un diciottesimo, Vicedomino Vicedomini, fu eletto papa ma morì prima dell'annuncio della sua elezione, e di conseguenza non è compreso nel computo dei pontefici; aveva assunto il nome di Gregorio XI. S. Miranda (cfr. Consistory of 1127), citando fonti antiche come Alfonso Chacón, sostiene che papa Anastasio IV (Corrado della Suburra) fosse probabilmente un nipote del papa che l'aveva elevato al cardinalato, Onorio II; tuttavia, gli studiosi moderni (Brixius, pp. 36, 78; Klewitz, p. 128; Hüls, pp. 128, 201; Zenker, pp. 46-48) concordano nel dire che Corrado fu creato cardinale da papa Pasquale II, e negano o non fanno parola di alcun suo legame di parentela con Onorio II.
  5. ^ San Guarino di Palestrina, su santiebeati.it. URL consultato il 27 ottobre 2016.

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